martedì 19 agosto 2014

Tribalismo e cane non mangia cane


La "Società aperta". Osserviamoci con la lente d'ingrandimento


A proposito di “tribalismo”, Popper scrive in “La società aperta e i suoi nemici”:

Per la teoria secondo la quale quella che si può chiamare “l’invenzione del pensiero critico” consiste nella fondazione di una nuova tradizione – la tradizione di discutere criticamente i miti e le teorie tradizionali – si veda ora il mio saggio Towards a Rational Theory of Tradition, pubblicato nel Rationalist Annual, 1949, ora anche in Congetture e confutazioni, pp. 207-233. ( Soltanto una nuova tradizione del genere può spiegare il fatto che, nella scuola ionica, le prime tre generazioni produssero tre filosofie diverse.)
Le scuole (specialmente le università) hanno conservato da allora aspetti di tribalismo. Ma noi non dobbiamo pensare soltanto ai loro problemi o al vecchio vincolo scolastico con tutte le sue implicazioni sociali di casta, ecc., ma anche al carattere patriarcale e autoritario di tante scuole. Non fu certo un caso se Platone, quando non riuscì a ripristinare il tribalismo, fondò invece una scuola; e non è neppure un caso se le scuole sono così spesso bastioni della reazione e i maestri di scuola dittatori in edizione tascabile.


Tribalismo
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

La parola tribalismo può riferirsi a due relati ma distinti concetti.
Il primo è un sistema sociale costituito da piccoli gruppi sostanzialmente indipendenti, chiamati tribù. Le società tribali mancano di ogni livello organizzativo al di sopra di quello locale della tribù. La struttura sociale interna di una tribù può variare grandemente di caso in caso; date le piccole dimensioni delle tribù, in ogni cosa, anche la sua struttura è sempre relativamente semplice, con pochi livelli sociali e distinzioni tra individui. Alcune tribù sono particolarmente egalitarie, e nella maggior parte dei casi esiste al più solo una vaga nozione della proprietà privata. Questo tipo di struttura sociale è la più antica nella storia dell'uomo, e rimase predominante per la maggior parte della storia umana. Alcuni gruppi etnici hanno conservato questo tipo di struttura sociale fino a oggi.

La parola tribalismo può anche essere impiegata per riferirsi all'idea di forte identità culturale o etnica, e di contrapposizione dei "simili" ai "diversi". Questo fenomeno è comune nelle società tribali, e in effetti costituisce una precondizione per l'esistenza stessa del concetto di tribù, che è per l'appunto un gruppo di "simili" isolati. Se lo si intende in senso sufficientemente ampio, si può sostenere che il tribalismo (in questa accezione) esista ancora in diverse forme anche nelle società più "avanzate".

Canis canem non est
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

  La locuzione latina Canis canem non est (in italiano Cane non mangia cane, usata anche come proverbio) ha il significato traslato di "anche i disonesti non vanno l'uno contro l'altro".

Viene usata riferendosi ai membri di una categoria che evitano di compiere azioni che potrebbero danneggiare altri membri della stessa categoria, anche se facendole otterrebbero dei vantaggi.

Nessun commento:

Posta un commento