La "Società aperta". Osserviamoci con la lente d'ingrandimento
A
proposito di “tribalismo”, Popper scrive in “La società aperta e i suoi nemici”:
Per
la teoria secondo la quale quella che si può chiamare “l’invenzione del
pensiero critico” consiste nella fondazione di una nuova tradizione – la tradizione
di discutere criticamente i miti e le teorie tradizionali – si veda ora il mio
saggio Towards a Rational Theory of Tradition, pubblicato nel Rationalist
Annual, 1949, ora anche in Congetture e
confutazioni, pp. 207-233. ( Soltanto una nuova tradizione del genere può
spiegare il fatto che, nella scuola ionica, le prime tre generazioni produssero
tre filosofie diverse.)
Le scuole (specialmente le università) hanno
conservato da allora aspetti di tribalismo. Ma noi non dobbiamo pensare
soltanto ai loro problemi o al vecchio vincolo scolastico con tutte le sue
implicazioni sociali di casta, ecc., ma anche al carattere patriarcale e
autoritario di tante scuole. Non fu certo un caso se Platone, quando non riuscì
a ripristinare il tribalismo, fondò invece una scuola; e non è neppure un caso
se le scuole sono così spesso bastioni della reazione e i maestri di scuola
dittatori in edizione tascabile.
Tribalismo
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
La parola tribalismo può riferirsi a due relati
ma distinti concetti.
Il primo è un sistema sociale costituito
da piccoli gruppi sostanzialmente indipendenti, chiamati tribù. Le società tribali
mancano di ogni livello organizzativo al di sopra di quello locale della tribù.
La struttura sociale interna di una tribù può variare grandemente di caso in
caso; date le piccole dimensioni delle tribù, in ogni cosa, anche la sua
struttura è sempre relativamente semplice, con pochi livelli sociali e
distinzioni tra individui. Alcune tribù sono particolarmente egalitarie, e nella
maggior parte dei casi esiste al più solo una vaga nozione della proprietà
privata. Questo tipo di struttura sociale è la più antica nella
storia dell'uomo, e rimase predominante per la maggior parte della storia
umana. Alcuni gruppi etnici
hanno conservato questo tipo di struttura sociale fino a oggi.
La parola tribalismo può anche essere impiegata per riferirsi
all'idea di forte identità culturale o etnica, e di contrapposizione dei
"simili" ai "diversi". Questo fenomeno è comune nelle
società tribali, e in effetti costituisce una precondizione per l'esistenza
stessa del concetto di tribù, che è per l'appunto un gruppo di
"simili" isolati. Se lo si intende in senso sufficientemente ampio,
si può sostenere che il tribalismo (in questa accezione) esista ancora in
diverse forme anche nelle società più "avanzate".
Canis canem non est
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
La
locuzione latina Canis canem non est (in italiano Cane non mangia cane, usata
anche come proverbio) ha il significato traslato di "anche i disonesti non
vanno l'uno contro l'altro".
Viene
usata riferendosi ai membri di una categoria che evitano di compiere azioni che
potrebbero danneggiare altri membri della stessa categoria, anche se facendole
otterrebbero dei vantaggi.
Nessun commento:
Posta un commento