John Holt
Unschooling è un termine coniato da John Holt negli anni ’70
col significato di non scuola o antiscuola. L’unschooling è un movimento
contrapposto non soltanto alla scuola ma anche all’homeschooling, molto diffuso
negli Stati Uniti già all’epoca come scuola impartita a casa dai genitori ai
propri figli. L’unschooling nasce da un’analisi della scuola e dalla presa di
consapevolezza che l’istruzione e l’educazione non sono scolarizzazione, non
coincidono con la scolarizzazione.
John Holt era un maestro della scuola elementare che,
lavorando con i suoi allievi, si convince che un bambino può imparare veramente
solo fuori dalla scuola e invita perciò le famiglie a tenere i figli a casa.
Non per fare homeschooling, cioè non per riprodurre la scuola, con orari e
programmi, entro le mura domestiche, ma per sostenere il bambino in un percorso
di libero apprendimento.
Nasce così il movimento dell’unschooling, che Holt definisce
così:
“Unschooling è dare al bambino libertà nell’imparare, tanta
quanta i genitori possono sopportare.”
Non a caso, John Holt fu un grande sostenitore della scuola
di Summerhill.
Il movimento dell’unschooling rimase sostanzialmente legato
alla figura di Holt, e dopo la sua morte si affievolì.
Nessun commento:
Posta un commento